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Acchiappare un topolino (senza ucciderlo)

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Abitando in campagna capita talvolta che, sopratutto con l'avvicinarsi dell'inverno, entri in garage qualche topolino campagnolo... facile con questo freddo. Sono topolini innoqui e simpatici. In dialetto veneto li chiamiamo "moreje". Io detesto l'idea di ucciderli con veleni o trappole, perciò utilizzo un metodo che mi ha insegnato la nonna di mio marito: una mezza noce, una tazza rovesciata e un piatto. Purtroppo la nonna di mio marito, una volta intrappolati, li "finiva" spezzandogli il collo :-( Io preferisco dare loro una Seconda Chance: li libero in qualche campo lontano da casa. Una volta un vecchietto mi ha vista scendere dalla macchina con il topolino nel contenitore di plastica e mi ha chiesto: "Dove va? A dar da mangiare ai gatti?" quando gli ho spiegato che no, stavo solo liberando la "moreja" che mi era entrata in casa perchè mi dispiaceva ucciderla, era esterrefatto! Ha esclamato: "Ma dimmi te! Dovev

Tutorial: Come fare i salvaslip lavabili (con pezzi di stoffa di riciclo)

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Premesso che ho scoperto che un assorbente o un salvaslip ci mettono 500 anni per biodegradarsi, il desiderio, già pressante in me, di farmi i salvaslip da sola si è impennato! Perciò ho fatto un po' di ricerche in internet e ho scoperto che i materiali che occorrono sono tutti presenti in casa. Ho tirato fuori la macchina da cucire e mi sono messa all'opera. Chiedo scusa per la pessima qualità delle foto, ma la voglia di mettermi a FARE e andare avanti con il lavoro era tanta... quindi ho usato in fretta il telefonino solo per documentare le varie fasi. Lo so... portate pazienza! Ho preso un  salvaslip da usare come modello e ne ho ricalcato la forma in un comune foglio A4 L'ho ricalcato una seconda volta a fianco e, piegando orizzontalmente il foglio, ho disegnato a mano "le ali". In questo modo ottengo due cartamodelli: quello di sinistra, senza ali, che userò per ritagliare l'imbottitura e quello di destra, con le ali, per i due tessuti es

Imbolc o Candelora...

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Oggi è il 1° febbraio, la antica festa pagana di Imbolc, che significa "nel grembo" e rappresenta finalmente il passaggio dall'inverno verso la primavera... Per la nostra tradizione italiana è la Candelora. La Primavera è un po' più vicina!!!

BUON ANNO A TUTTI!!!

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Detersivo per lavastoviglie fatto in casa: funziona!

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Ho provato questa ricetta... https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=pCBmYCUj_y4 ecco il risultato ottenuto:     Durante la cottura l'odore è pungente, ma non insopportabile. Una volta raffreddato il composto, invece, ha un piacevolissimo profumo di limone un po'"piccante". Non il classico odore di limone chimico dei detersivi, ma più come un olio essenziale, con una piccola nota di aceto alla fine. Per ottenere la crema delle foto, però, l'ho dovuta passare col passino perchè inizialmente c'erano molti residui di limone (devo anche ammettere che il mio frullatore ad immersione è un po' vecchiotto, poverino...) Alla fine il risultato è molto positivo! L'ho provata nella lavastoviglie con piatti, posate, pentole e bicchieri mediamente sporchi (ho solo eliminato i residui di cibo con la spazzola, ma ho lasciato unto e sporco) Risultato:  tutto pulito e sgrassato! Risparmio: 1 - Inquinamento: 0!!! Eco-Idra Colp

Fare la Lisciva: facile la ricetta, versatile l'uso

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 Prima di accendere la stufa, stamattina, l'ho liberata dalla cenere della settimana. E' da qualche giorno che faccio ricerche sui detersivi ecologici e autoprodotti e fra tutti, quello che mi appartiene di più (perchè le mie nonne , mia mamma, le mie zie ne hanno sempre parlato) è la lisciva. Sono troppo giovane per aver visto produrre o usare la lisciva per lavare le lenzuola, ma non così vecchia da non potermi  procurare le informazioni in internet. Ho ancora nelle orecchie i racconti di mia nonna che mi diceva che in primavera le donne della borgata si incontravano per lavare le lenzuola tutte insieme nei grossi pentoloni d'acqua e cenere. Lei che parla veneto, la chiama "La Bròa". Il procedimento è un po' diverso da quello che propongo io: allora mettevano le lenzuola sporche accumulate in inverno nella mastella, coprivano con un telo (per evitare che il carbone macchiasse le lenzuola sottostanti) poi coprivano di cenere presa direttamente dal c

La gabbietta rinnovata

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L'inverno è alle porte, negli ultimi giorni la temperatura notturna ha iniziato progressivamente ad abbassarsi. E' giunta quindi l'ora di trasferire il mio piccolo cocorito, Peppino, dalla sua voliera in terrazza, alla gabbia che lo ospita dentro casa nei mesi invernali. La gabbietta era vecchiotta e bruttina, vorrei posizionarla nell'entrata, sopra la cassapanca in legno, ma non si abbina per niente col resto dell'arredamento.  Così ieri, bombolette spray alla mano, sono intervenuta... a volte basta così poco...  Spero vi piaccia. Peppino ha detto che l'adora! Alla prossima! Buona Vita! Idra